Non ditemi che non avete mai avuto voglia di risvegliare quel Pentium 2 che giace in soffitta ormai da tempo immemore per trovargli un impiego anche piccolo ma che, per voi, possa essere comunque utile! Armati di pazienza ed un buon collegamento ad Internet decidete di installare quel sistema operativo ultra-leggero di cui avete sentito tanto parlare, un browser, un editor di testi e qualche visualizzatore.

Saltate di gioia quando l’installazione termina senza problemi e vi si illuminano gli occhi quando quel computer parte e, apparentemente, funziona come nulla fosse. Finché non aprite anche un solo programma ed il mouse inizia ad andare a scatti. E sentenziate che quel sistema operativo non è poi così leggero come dicevano, additando come “bugiardo” chi ve lo aveva suggerito e ricominciando la spasmodica ricerca da zero.

Siete proprio sicuri che un sistema operativo additato come “leggero” possa bastare, al giorno d’oggi, a riportare in vita un vecchio computer? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Un’occhiata ai requisiti minimi

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Non è detto che un sistema operativo che qualcuno definisce leggero lo sia in realtà per tutti gli altri, e ve lo spiego con un esempio banale: per una macchina legacy-ma-non-troppo con una CPU dual-core a 64 bit e 2 GB di RAM un sistema operativo come Ubuntu GNOME 12.04 potrebbe girare meravigliosamente bene, tuttavia questo non capita affatto se dimezziamo la memoria RAM e modifichiamo la CPU con un “modesto” single core a clock minore.

In tal caso potrebbe andare tranquillamente bene una distribuzione come Xubuntu 12.04 ma, se dimezziamo ulteriormente la RAM, neanche Xubuntu andrà più bene… e bisognerà ricorrere a qualcosa di molto, molto più leggero, ad esempio Puppy Linux.

Come fate a saperlo? Semplice: sulla pagina informativa di qualsivoglia sistema operativo – Windows, Linux o Mac che sia – sono chiaramente illustrati i requisiti minimi ed i requisiti ottimali per la corretta installazione ed esecuzione del sistema: leggeteli, tenendo presente che rispettare i requisiti minimi significa per la maggiore riuscire ad installare il sistema operativo ed eseguirlo con qualche rallentamento, mentre rispettare i requisiti ottimali significa installarlo ed eseguirlo tranquillamente.

Eppure… la risoluzione dello schermo è spropositata e proprio non riuscite a correggerla.

Galeotto fu quel driver…

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Quello della scheda grafica è soltanto il caso più noto ma, soprattutto se si tenta di resuscitare un PC obsoleto con una versione di Windows, è molto probabile che qualcosa non funzionerà correttamente, che sia la scheda audio, la scheda video o qualche periferica particolare collegata al computer.

A quel punto dovete soltanto sperare di aver conservato anche i CD (o i floppy, non si sa mai) di installazione dei driver per il vostro computer, che il produttore o il tecnico vi ha consegnato al momento dell’acquisto. Se non li avete, più l’hardware è obsoleto più il rischio di restare con un dispositivo inutilizzabile è alto, in quanto spesso i produttori ritirano i driver disponibili quando le varie componenti hardware escono fuori produzione.

Morale della favola: vi ritrovate con un PC usabile ma non completamente funzionante, e va bene così. Usabile? Si, certo, finché non aprite il browser ed inizia a bloccarsi tutto…

Più tempo passa, più pesano i programmi…

Come dice qualcuno, «è qui che casca l’asino». Si, perché spesso si pensa che ad aumentare man mano che l’hardware diventa più potente siano soltanto i requisiti dei sistemi operativi… e non quelli dei programmi. Pensiero per la maggiore sbagliato.

Si, perché con l’andar dei tempi anche le varie software house si adattano alle nuove generazioni di computer e “ri-modellano” i loro programmi affinché possano essere eseguiti con il maggior numero di funzionalità possibili, visto che l’hardware permette.

E’ chiaro che, con un sistema operativo leggero alla base, sarete in grado di eseguire Office ’95 su un PC legacy che avete deciso di equipaggiare con Windows 98, ma è impensabile eseguire sullo stesso PC Office 2007. Stesso discorso può essere fatto anche con le suite d’ufficio open, con gli editor immagini, con gli editor video…

E il browser? Anche andare su Internet “pesa”?

imageImmagine: cyborgsamurai@9GAG

Scommetto che vi state chiedendo perché anche la semplice navigazione in Internet vi fa bloccare il computer, nonostante i browser riescano ad aprirsi senza problemi: ebbene, anche per le applicazioni web presenti sui vari siti vale lo stesso discorso dei programmi.

Con l’andare dei tempi quasi tutti i siti web di interesse si sono adattati, includendo nuove tecnologie e nuove tipologie di contenuti costruiti tenendo presenti le specifiche tecniche più “attuali” e che possono mettere sotto torchio – in quattro e quattr’otto – anche un PC di “soli” 6 anni fa.

Un esempio: possono bastare un video in flash, un campo di testo che utilizza tantissimo javascript o anche un solo elemento in HTML 5 per bloccare completamente il browser, e questo perché la CPU e/o la RAM con cui sono equipaggiati i PC obsoleti in questione non bastano a reggere il carico appunto perché, nei tempi in cui quei PC non erano obsoleti, certe cose non esistevano affatto.

Dura veritas, sed veritas.

Ma allora il sistema operativo non fa la differenza?

Si ma no. Non è un discorso molto complesso e posso spiegarvelo con un esempio: supponete di avere un cassetto da poter riempire con delle cose. Se in quel cassetto infilate un blocco di cemento della stessa dimensione del cassetto stesso, non vi entrerà null’altro.

Se ne infilate uno che misura la metà del cassetto, avete spazio per infilarvene un altro contemporaneamente. E così via man mano che rimpicciolite la dimensione del blocco di cemento. Ebbene il cassetto rappresenta le risorse disponibili sul nostro PC obsoleto ed i blocchi di cemento sono i vari programmi: più sono leggeri, più il nostro PC obsoleto sarà in grado di eseguirne contemporaneamente.

Visto e considerato che anche il sistema operativo stesso è un programma – in qualche caso più oneroso degli altri, ma pur sempre un programma – possiamo concludere insieme che, come sempre, la verità sta nel mezzo:più leggero è il sistema operativo, più c’è spazio per eseguire programmi al di sopra di esso.

Eppure abbiamo imparato che ciò non sempre basta, perché alcuni programmi potrebbero singolarmente pesare fin troppo e rendere inusabile il nostro PC datato anche con un sistema operativo leggero quanto una piuma.

Morale della favola:non si può pretendere di trattare un PC vecchio stile come si farebbe per un computer moderno ma lo si può riadattare a fare tante piccole cose che non richiedono risorse eccessive, ad esempio un server di download (senza interfaccia grafica), un piccolo database centralizzato o un serverino web che fa da spazio cloud privato- magari, perché no, installando e configurando su di esso un’applicazione come Owncloud. L’importante è che il sistema operativo ed i programmi scelti riescano a convivere senza problemi su quel tipo di macchina, a prescindere dalle risorse individualmente impiegate.

Fonte: http://www.chimerarevo.com/linux/pc-obsoleti-sistema-operativo-fa-differenza-183008/

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